La Scala Jolly®
- paoloporta68
- 11 lug 2024
- Tempo di lettura: 2 min
di Paolo Porta
11/07/2024
tempo di lettura 2"

Molti anni fa, durante una lezione di improvvisazione, uno studente mi chiese se esistesse la scala Jolly. Di fronte alla mia espressione tra il divertito e l'attonito, con una punta di insofferenza mi spiegò: “massì dai, la scala che sta bene con tutto!” . Un po' come il bianco o, se piacciono, i jeans o gli spaghetti.
Dopo quella volta non lo vidi più. Forse si era iscritto nella speranza che qualcuno gli svelasse l'arcano. La cosa faceva sorridere, ma in realtà la domanda non era mal posta. E nel tempo ho continuato a cercare idealmente di rispondergli, trovando risposte convincenti per me innanzitutto.
Premesso che per me - e sottolineo per me - non esiste nota “sbagliata” rispetto ad un accordo, a parte quella che non si sente nella propria testa, la risposta più ovvia al domandone è la scala cromatica. Certamente esistono note “non armoniche”, ovvero quelle che non fanno parte di un accordo o del contesto armonico appunto, ma ciò non significa che su ogni accordo non si possano usare 12 note . Quindi in virtù di questo opinabile “principio” la cromatica è tecnicamente l'autentica Scala Jolly ®.
Al contrario, se riducessi il numero di note della scala fino ad ottenere un motivo che non sia solo un intervallo, direi la scala tritonica. Ovviamente la scala non sarebbe certamente “jolly” ma proprio l'assenza di 4 note rispetto ai modi derivati dalle scale maggiore, minore melodica e armonica, aumenta le probabilità di soddisfare il criterio dell'appartenenza o armonicità delle note rispetto ad un dato accordo, anche se non diatonico alla tonalità espressa dalla tritonica. Qui sta la jollytudine di questa struttura intervallare, ossia il suo utilizzo su una vasta gamma di colori armonici. Non è mia intenzione fare un trattato sulla scala tritonica, anche perchè il mio in generale è sempre stato un approccio sperimentale e soggettivo del tipo mi-piace-dunque-va-bene. Mi limito a dire che oggi gli avrei suggerito di esplorare la questione in prima persona e vedere se davvero esiste questa fantomatica scala o a quali altre soluzioni si può arrivare. Anche in assenza di risposte, che a volte proprio non ci sono, si può giungere a nuove e interessanti prospettive.
Le scale tritoniche, come anche le pentatoniche o esatoniche sono di tante specie. Nell'esempio audio ho composto una breve sequenza di accordi dal vago sapore disco anni '80 sui quali ho sovrapposto alcune combinazioni di intervalli solo con le note C, F e G. se vi interessa posso inviarvi il PDF con la trascrizione di questo piccolo studio.
spero di essere stato di aiuto ! Grazie per l'attenzione e alla prossima.
esempio audio
alcune informazioni a proposito di scala tritonica:




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